Non siate in ansia!

Qui di seguito trovate solo una bozza che è servita per realizzare il video, che è infine piuttosto diverso.

Buona domenica,

siamo consapevoli dell’importanza della riunione fraterna domenicale della chiesa. Il termine stesso chiesa, prima di significare un edificio o meglio la comunità cristiana, aveva il valore dell’essere chiamati insieme dal Signore oltre la quotidianità.

Però, in presenza di una situazione eccezionale, come quella della pandemia, siamo chiamati a nuove forme per essere in comunione sia pure a distanza, ma anche ritrovarsi a distanza ha un suo valore, ricordiamo infatti quanto disse Gesù:

L’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è Spirito, e quelli che lo adorano bisogna che lo adorino in spirito e verità

Giovanni 4:23-24

Aber die Stunde kommt, und sie ist jetzt da, in der die wahren Beter in Geist und Wahrheit zum Vater beten werden, denn auch der Vater sucht solche, die auf diese Weise zu ihm beten. Gott ist Geist, und die zu ihm beten, müssen in Geist und Wahrheit beten. Johannes 4:23-24

Chiediamo dunque al Signore di riunirci con il suo Spirito, pur se siamo fisicamente distanti, e di renderci parte della chiesa di Gesù Cristo, con Lui in comunione.

In questo video sentiamo distribuite le vari strofe dell’inno 18 del RG che ripropone una parafrasi del salmo 23. Questo salmo introduce, infatti, la nostra meditazione, che richiama la cura costante che il Signore ha verso noi tutti.

​Ein Psalm Davids.
Der HERR ist mein Hirt, mir mangelt nichts,
er weidet mich auf grünen Auen.
Zur Ruhe am Wasser führt er mich,
neues Leben gibt er mir.
Er leitet mich auf Pfaden der Gerechtigkeit
um seines Namens willen.
Wandere ich auch im finstern Tal,
fürchte ich kein Unheil,
denn du bist bei mir,
dein Stecken und dein Stab,
sie trösten mich.
Du deckst mir den Tisch
im Angesicht meiner Feinde.
Du salbst mein Haupt mit Öl,
übervoll ist mein Becher.
Güte und Gnade werden mir folgen
alle meine Tage,
und ich werde zurückkehren ins Haus des HERRN
mein Leben lang.

Psalm 23

Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca. Egli mi fa riposare in verdeggianti pascoli, mi guida lungo le acque calme.

Egli mi ristora l’anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome.

Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga mi danno sicurezza.

Per me tu imbandisci la tavola sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo; la mia coppa trabocca.

Certo, beni e bontà m’accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abiterò nella casa del SIGNORE per lunghi giorni.

Salmo 23

L’immagine del Signore come del Buon pastore, ci parla anche dei lunghi giorni, cioè annuncia già la vita eterna che supererà la morte su questa terra e riscatterà ogni cosa. E per questo è spesso usato nei funerali.

Ma l’annuncio non è solo –ovviamente– quello di vita eterna, infatti le immagini di cura, di solerte aiuto del Signore di questo salmo ci vogliono far riflettere sul fatto che in questo viaggio –che è la nostra vita terrena– abbiamo sempre aiuto dal nostro Signore e Egli sa cosa sia realmente buono infine per noi su questa terra, come un buon pastore per le sue pecore.

Questi annunci della cura e della vicinanza del Signore in ogni tempo, alle volte trovano dubbiose le persone che le ascoltano.

Ho letto pochi giorni fa, su di un manifesto pubblicitario in Bellinzona, di quelli con un versetto biblico che invitava a sperare in Dio, qualcuno che riferendosi evidentemente alla situazione attuale di pandemia, aveva scritto: “dov’è adesso il tuo Dio?”. Una domanda che viene richiamata spesso, che non tiene conto della cura continua del nostro Signore per tutti noi. Infatti, si dà per scontato il bene, si chiede conto al Signore del male.

Gesù Cristo, però, ha avuto bellissime parole di incoraggiamento in ogni situazione di ansia e preoccupazione:    

«Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete {o di che cosa berrete}; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi può, con la propria ansietà, aggiungere un’ora sola alla durata della sua vita? E perché siete così ansiosi per il vestire? Osservate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, si vestì come uno di loro. Ora se Dio veste in questa maniera l’erba dei campi che oggi è, e domani è gettata nel forno, non farà molto di più per voi, o gente di poca fede? Non siate dunque in ansia, dicendo: “Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?” Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno {di Dio} e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.

Darum sage ich euch: Sorgt euch nicht um euer Leben, was ihr essen werdet, noch um euren Leib, was ihr anziehen werdet. Ist nicht das Leben mehr als die Nahrung und der Leib mehr als die Kleidung?

Schaut auf die Vögel des Himmels: Sie säen nicht, sie ernten nicht, sie sammeln nicht in Scheunen – euer himmlischer Vater ernährt sie. Seid ihr nicht mehr wert als sie? Wer von euch vermag durch Sorgen seiner Lebenszeit auch nur eine Elle hinzuzufügen?

Und was sorgt ihr euch um die Kleidung? Lernt von den Lilien auf dem Feld, wie sie wachsen: Sie arbeiten nicht und spinnen nicht, ich sage euch aber: Selbst Salomo in all seiner Pracht war nicht gekleidet wie eine von ihnen. Wenn Gott aber das Gras des Feldes, das heute steht und morgen in den Ofen geworfen wird, so kleidet, wie viel mehr dann euch, ihr Kleingläubigen!

Sorgt euch also nicht und sagt nicht: Was werden wir essen? Oder: Was werden wir trinken? Oder: Was werden wir anziehen? Denn um all das kümmern sich die Heiden. Euer himmlischer Vater weiss nämlich, dass ihr das alles braucht. Trachtet vielmehr zuerst nach seinem Reich und seiner Gerechtigkeit, dann wird euch das alles dazugegeben werden. Sorgt euch also nicht um den morgigen Tag, denn der morgige Tag wird für sich selber sorgen. Jeder Tag hat genug an seiner eigenen Last. Matthäus 6:25-34

Certo noi ci preoccupiamo oggi per tutte le cose che dobbiamo fare, per tutta l’attenzione che dobbiamo avere durante la pandemia, per tutto quello che potrebbe succedere nel nostro futuro, ma sapendo che il Signore si prende cura di noi in ogni momento, affrontiamo giorno per giorno le difficoltà con fiducia in Dio.

Matthäus 6:25-34

Non solo vogliamo ricordare la cura del Signore verso di noi, non solo aver fiducia in Lui e annunciare la sua vittoria sulla morte, ma c’è anche da ragionare su un fatto, su una realtà: la vita è qualcosa di più del nutrimento, delle incombenze pratiche e dei guadagni… Gesù Cristo, infatti, ci dice di seguirlo in questa nostra vita, di scegliere la cosa giusta da fare per avere una vera vita, sempre in qualunque situazione ci troviamo a vivere.

Denn wer sein Leben retten will, wird es verlieren; wer aber sein Leben verliert um meinetwillen, wird es finden. Denn was hilft es dem Menschen, wenn er die ganze Welt gewinnt, dabei aber Schaden nimmt an seinem Leben? Was kann einer dann geben als Gegenwert für sein Leben? Matthäus 16:25-26

Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?

Matthäus 16:25-26

Consapevoli che anche nelle difficoltà siamo chiamati a seguire Gesù Cristo, lo preghiamo di illuminare il nostro cammino, per sapere quale sia la via del bene da prendere, e di darci forza e speranza per seguirla…

Essendo, infine, la tradizionale domenica della mamma, preghiamo per tutte le mamme, cui spesso serve ancor più coraggio e sostegno nella giornata. Che il Signore vi benedica. Amen